

UMBRIA DOP
La zona dell’olio umbro abbraccia cinque aree geografi che, alle quali corrispondono
altrettanti oli DOP: «Colli Assisi e Spoleto», «Colli Martani», «Colli Amerini», «Colli del Trasimeno» e «Colli Orvietani» La zona di produzione dell’olio extravergine di oliva DOP Umbria si suddivide in cinque aree, alle quali corrispondono altrettante menzioni geografi che aggiuntive, ovvero denominazioni relative alle sottozone geografi che in cui l’extravergine è prodotto: «Colli Assisi e Spoleto», «Colli Martani», «Colli Amerini», «Colli del Trasimeno» e «Colli Orvietani».
I disciplinari delle tipologie dell’olio DOP Umbria indicano la necessità di utilizzare in qualche caso due varietà autoctone recuperate in questi ultimi anni, la San Felice e la Dolce Agocia. Delle cinque sottozone riunite sotto l’ombrello della DOP Umbria, la più importante per numeri è la «Colli Assisi e Spoleto», che da sola rappresenta circa il 50% della produzione regionale a marchio DOP; il suo disciplinare prevede un utilizzo di olive Moraiolo per almeno il 60%. C’è poi la sottozona «Colli Martani», in cui la varietà Moraiolo deve essere presente per un minimo del 20% e per la restante percentuale si prevede l’impiego dell’autoctona San Felice, Frantoio e Leccino.
Simile per estensione (circa 800 ettari di oliveti), ma diversa per caratteristiche, è la sottozona «Colli del Trasimeno», il cui disciplinare prevede sempre Moraiolo, ma anche Dolce Agocia per almeno il 15%; inoltre sono previste Frantoio e Leccino, da sole o assieme, in misura non inferiore al 65%.
Riguarda soprattutto il Ternano l’area dei «Colli Amerini», il cui disciplinare, contempla ancora le olive Moraiolo, per un minimo del 15%, e le varietà Rajo, Leccino e Frantoio.
Infi ne il disciplinare della sottozona «Colli Orvietani» prevede pure le varietà Moraiolo e Dolce Agocia, per un minimo del 15%, più Frantoio (massimo 30%) e Leccino (massimo 60%).
CURIOSITÀ
L’olio umbro era famoso anche all’epoca romana, complice la via Flaminia che, attraversando il centro Italia dal Tirreno al mare Adriatico, faceva dell’Umbria un territorio di passaggio e di scambi commerciali, tanto che molte famiglie patrizie della Roma antica vi costruirono le seconde case incentivando l’aumento della produzione di olio. Ne sono una testimonianza gli orli di grossi ziri, che sono i panciuti vasi di terracotta che contenevano olio, ritrovati in prossimità di queste ville romane.
OP DI RIFERIMENTO:
SOCIETA’ AGRICOLA ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI APROL UMBRIA SOC. COOP.
Sede:
Viale D. Bramante, 3/A
TERNITelefono: 0744 612745
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